Nel ring della vita,
son fermo a prendere pugni,
da un destino nefasto e stupido.
Mi distrugge l’esistenza,
facendomi sputare sangue
e rinunciare alla felicità.
Il sangue che cade,
leggero si appoggia sul tappeto,
e il pugile lo osserva esterrefatto.
La sofferenza non basta a fermarlo.
Il sangue non coagula,
si trasforma, rigenera.
Ne rinascono parole:
l’odio scompare, e lui vede Dio.
Ma l’ultimo pugno l’uccide.
Nel ring della vita il pugile muore,
e rinasce come poeta.
Di seguito riporto lo spartito che ha composto il Maestro Giuseppe Marotta per questa mia Lirica. Entrambi son coperti da copyright.
Ciao Alessandro, mi piace sempre leggerti.
Molto bella la tua lirica! Complimenti a te e al Maestro :))
abbraccio per te, caro amico mio ~~ Jussara
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Grazie amica mia. Ti abbraccio con tutto il cuore
Alessandro
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In DIO rinasciamo sempre a vita nuova!!! Bellissima poesia, Alessandro!
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grazie a te Mina TVB
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