La seconda raccolta di poesie dell’autore Ottobre 2005, dopo una grave crisi depressiva Alessandro sente la necessità di raccontare tutta la sofferenza accumulata in quei tristi 15 ultimi anni di vita che l’hanno visto allontanarsi sempre più spesso dal “mondo reale” trovando rifugio in una una vita parallela fatta di emozioni “virtuali” trovate in internet, amori mancati, e psicosi sempre più forti. Ricomincia a scrivere, e getta su carta tutte le sue angosce sotto forma di liriche, mentre scrive al computer una breve ed intenza biografia, “Abbiate fede…il domani sarà meraviglioso“. In una settimana finisce questo breve racconto di circa 137 pagine, e in quel periodo compone circa 90 poesie che andranno a formare la raccolta “In una sera di novembre“. La raccolta prende il suo titolo dalla poesia omonima, che, racconta l’autore, fu ispirata durante una sera del novembre 2005, mentre passeggiava per il Parco della Bissuola, sito in Mestre. “Mi fermai di fronte un viale, il marciapiede era circondato da alberi colorati d’autunno,” racconta Alessandro, “e per un istante rimasi fermo nel tempo ad ammirare quello spettalo di colori e di emozioni. Una folata di vento mi riportò alla realtà, dandomi una sensazione di vuoto e ferendo la mia anima, così rilassata ed emozionata da tanta bellezza” Continua a leggere la recensione |
Collaborazioni e d Eventi
_____ Composizioni del M° G. Marotta _____ Presentazione del 6/11/’10 con Lucia Guidorizzi e Gianmarco Busetto _____ Poeta del mese per “Accademia Cube Art” _____ |
Abbiate fede… il domani sarà meravigliosoL’autobiografia di Alessandro Questo libro racconta come la vita di un giovane uomo sia stata condizionata dal disturbo bipolare. Sono pagine che colpiscono al cuore, e scritte con un linguaggio semplice ed asciutto.Tutti crediamo che la depressione sia una malattia che non ci può sfiorare, o che colpisca solo “certe” persone, ma purtroppo può essere un male che si insinua in noi o nella vita dei nostri cari. |
Recensioni
_____ Presentazione al Convegno “Liberare la Mente quale aiuto possibile” _____ _____ |
Gocce d’acqua in un mare di petrolioLa prima raccolta poetica dell’autore Le poesie vennero scritte fra il 1995 e il 2001. Un percorso di dolore attraversato dalla solitudine, la depressione e la disperazione di un giovane uomo che non conosceva ancora l’amore. Liriche che abbracciano temi come l’amore, il rapporto con dio e la religione, una poesia intima che guarda con interesse lo scopo della vita, uno scopo che pare non esserci per l’autore. La raccolta si apre con la tetralogia delle stagioni. Nella lirica Autunno viene cercato il senso della vita: “Le foglie che cadono, | stordite dal vento | toccano terra nutrendola. / Alcune però, catturate, | volano via col vento, nella fredda brezza”. In queste parole l’autore esprime la propria disperazione e il senso di vuoto che lo affligge, con versi che sembrano voler ripercorrere le ultime tre strofe della poesia di Eugenio Montale “Non recidere, forbice, quel volto”, che così il Nobel chiudeva: “E l’acacia ferita da sé scrolla | il guscio di cicala | nella prima belletta di Novembre.” Al vento che cattura la foglia e la porta lontana da quella solitudine il compito di lasciare un po’ di speranza al lettore. |
Recensioni
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