Confronto d’amore (Nizar Qabbani)

Non rassomiglio agli altri tuoi amanti, mia signora
Se un altro ti donasse una nuvola
Io ti darei la pioggia
Se ti desse un lume
Io ti donerei la luna
Se ti donasse un ramo germogliato
Io tutti gli alberi
E se un altro di donasse una nave
Io ti darei l’intero viaggio.

Nizar Qabbani

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Chinati (Josif Alexandrovic Brodskij)

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Chinati, ti devo sussurrare all’orecchio qualcosa:
per tutto io sono grato, per un osso
di pollo come per lo stridio delle forbici che già un vuoto
ritagliano per me, perché quel vuoto è Tuo.
Non importa se è nero. E non importa
se in esso non c’è mano, e non c’è viso, né il suo ovale.
La cosa quanto più è invisibile, tanto più è certo
che sulla terra è esistita una volta,
e quindi tanto più essa è dovunque.
Sei stato il primo a cui è accaduto, vero?
E può tenersi a un chiodo solamente
ciò che in due parti uguali non si può dividere.
Io sono stato a Roma. Inondato di luce. Come
può soltanto sognare un frammento! Una dracma
d’oro è rimasta sopra la mia retina.
Basta per tutta la lunghezza della tenebra.

The Endless River (Pink Floyd)

Il viaggiatore è come un cielo | Che il vuoto non riempie mai || Contro la sua barca onde | Rotolano i loro destini | Come uccelli sfiorano | Le linee curve del sole | Le pareti del cielo || Perciò il Viaggiatore | Sarebbe un’onda – direbbe l’uccello | Un volatile – risponderebbe la schiuma || Ma il Viaggiatore muta | Ecco perché è il vuoto | E ancora il cielo che il vuoto non riempie mai (Il viaggiatore è come un cielo, Versetti per un viaggiatore (1983)

Ai miei versi scritti così presto (Marina Cvetaeva)

Ai miei versi scritti così presto
che nemmeno sapevo d’esser poeta,
scaturiti come zampilli di fontana,
come scintille dai razzi.
Irrompenti come piccoli démoni
in un sacrario di sogno e d’incenso,
ai miei versi di di giovinezza e di morte,
versi che nessuno ha mai letto!
Sparsi fra la polvere dei magazzini,
dove nessuno li prese o li prenderà,
i miei versi, come i vini pregiati,
avranno la loro ora.

da: “Il vento tra le canne” di William B. Yeats

Vento tra le canne di Michele Nespoli

 

Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto i sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.

William Butler Yeats, da “Il vento tra le canne”, 1899