Al mai nato

603657_1393992554203199_409113313_nGli occhi socchiusi,
un corpo estraneo si fa strada,
il piacere aumenta,
e le labbra si lasciano mordere.

Un piccolo seme vien lanciato nel pozzo,
ammaliato dal profumo di donna:
l’incontro è vita.

Due corpi generano amore,
e la simbiosi è perfetta.
Paura, felicità, amore,
tutto è condiviso…
neppure fossero tutt’uno.

Cresce il frutto dell’amore,
ma non è voluto,
e lui si sente prigioniero.

Angoscia, solitudine, disperazione
si fanno largo in lei,
mentre non sa che fare
del mostro che la sta divorando.

Il volto è sereno,
la voce ferma rassicurante,
il dado è tratto.
Il cavaliere ucciderà il drago,
e la fanciulla sarà libera.

Il tempo si ferma:
il padre sorride,
la madre piange,
il medico la consola,
il feto è solo.

Il mostro è morto.

Licenza

Licenza Creative Commons
Questo testo è di Proprietà intellettuale di Alessandro Bon può essere usato solo citando l’autore Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.
Pubblicità

Nel grembo di Madre Natura

603845_451372851617959_1707150548_nCulla il mare i nostri corpi,
le onde ci fanno oscillare,
come feti nel grembo,
come gemelli mai nati.

E’ Madre oggi il Mare,
e l’acqua è l’amnios,
e l’acqua da vita.

Son stata figlia anch’io,
madre non lo so.
Son stata figlia io.

Ti racconterò favole africane,
di terre verdi e vergini,
di grandi guerrieri,
di animali maestosi.

Saremo legati per sempre,
nel grembo di nostra madre,
nella ricerca di un futuro,
anche se tu non hai passato

© Alessandro Bon

Al mai nato (poesia)

Gli occhi socchiusi,
un corpo estraneo si fa strada,
il piacere aumenta,
e le labbra si lasciano mordere.

Un piccolo seme vien lanciato nel pozzo,
ammaliato dal profumo di donna:
l’incontro è vita.

Due corpi generano amore,
e la simbiosi è perfetta.
Paura, felicità, amore,
tutto è condiviso…
neppure fossero tutt’uno.

Cresce il frutto dell’amore,
ma non è voluto,
e lui si sente prigioniero.

Angoscia, solitudine, disperazione
si fanno largo in lei,
mentre non sa che fare
del mostro che la sta divorando.

Il volto è sereno,
la voce ferma rassicurante,
il dado è tratto.
Il cavaliere ucciderà il drago,
e la fanciulla sarà libera.

Il tempo si ferma:
il padre sorride,
la madre piange,
il medico la consola,
il feto è solo.

Il mostro è morto.

Licenza

Licenza Creative Commons
Questo testo è di Proprietà intellettuale di Alessandro Bon può essere usato solo citando l’autore Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.

Pensieri su Dio

« Benedetto sia Iddio, benedetto sia Colui che regge il Suo mondo con sapienza e con ordine e per il quale non esiste cosa che desti stupore. Se tu potessi investigare quanto è celato alla tua ragione. non troveresti nulla che non sia miracolo. Esiste, per esempio, miracolo più grande di questo: che io e tu siamo ancora vivi?.» (Shmuel Yosef Agnon).

« L’umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull’autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli .»(Umberto Eco)

“Una monetina capo, per favore…” Perchè tutti possiamo finire per strada

Non sono un economista, nè tantomeno un giornalista, ma un uomo con un cuore ed un cervello si.

Sono un cassaintegrato, e vivo con pochi spiccioli in tasca, sperando in un futuro migliore per me. Risiedo in un paesino della Riviera del Brenta, ma sono di Mestre, dove mi reco spesso tramite il treno. Dalla stazione alla Fondazione Marotta, in cui faccio volontariato, percorro tutti i giorni i circa tre chilometri a piedi, e i volti delle persone che incontro lungo la mia strada sono spesso gli stessi, come un quadro dipinto da chissà che demiurgo. I passanti ti accompagnano per pochi metri e non puoi non chiederti da dove vengano e dove stiano andando, ma mentre ti stai chiedendo ciò questi prendono un’altra strada… O forse sei tu a prenderla… e non ti resta che il dubbio su chi fossero quei tuoi compagni di strada…

Continua a leggere ““Una monetina capo, per favore…” Perchè tutti possiamo finire per strada”