Gli occhi socchiusi,
un corpo estraneo si fa strada,
il piacere aumenta,
e le labbra si lasciano mordere.
Un piccolo seme vien lanciato nel pozzo,
ammaliato dal profumo di donna:
l’incontro è vita.
Due corpi generano amore,
e la simbiosi è perfetta.
Paura, felicità, amore,
tutto è condiviso…
neppure fossero tutt’uno.
Cresce il frutto dell’amore,
ma non è voluto,
e lui si sente prigioniero.
Angoscia, solitudine, disperazione
si fanno largo in lei,
mentre non sa che fare
del mostro che la sta divorando.
Il volto è sereno,
la voce ferma rassicurante,
il dado è tratto.
Il cavaliere ucciderà il drago,
e la fanciulla sarà libera.
Il tempo si ferma:
il padre sorride,
la madre piange,
il medico la consola,
il feto è solo.
Il mostro è morto.
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