Caino e Abele 2000, ovvero: “Il perdono e l’oblio”

8 Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. 9 Allora il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?». 10 Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! 11 Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. 12 Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». Genesi 4,8-12

Il mito di “Caino e Abele” ci da due fondamentali insegnamenti: Caino va punito, e Abele va ricordato. Ma oggi, nella civiltà post Beccaria, Caino e Abele come vengono trattati? Continua a leggere “Caino e Abele 2000, ovvero: “Il perdono e l’oblio””

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Lasciamo gli africani soli a sé stessi… e li libereremo…

“In tutte le analisi dei problemi dell’Africa, c’è una risorsa naturale che spesso non viene apprezzata: gli africani stessi.” – Wangari Maathai

Si è perso, non so in che meandri della mente umana e delle ideologie sempre pronte a cambiare di fronte all’evento più recente e più sconvolgente, l’idea e la comprensione che il vero motore di un’Africa libera e in pace è l’Africa stessa.

Ho solo 35 anni, eppure, ricordo la forza delle idee di chi affermava che l’Africa era in mano a multinazionali europee e americane, e di recente cinesi, di chi sapeva che erano i Re dei Diamanti Belgi ed Olandesi a pagare i mercenari nelle sanguinose guerre della Liberia e della Costa D’Avorio e di quegli stati come la Nigeria governati dalla Shell e dalle altre multinazionali del petrolio, guerre create ad arte per possedere la ricchezza mineraria di quei paesi. Come se la povertà endemica dell’Africa fosse colpa dei soli Africani, che armati dall’occidente, o dai macete cinesi, si volessero sterminare senza motivi apparenti. Continua a leggere “Lasciamo gli africani soli a sé stessi… e li libereremo…”