Come déi che si ricongiungono

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Si aprono le carni
e in te entra sicura
quella parte di me che desideravi
e che io volevo facesse parte di te.

Si fa spazio, si apre una strada
fra le tue morbide pareti
e l’umidità che l’accoglie
mi rende felice.

Un brivido sale la schiena
nel vederti mordere le labbra
e la testa che pieghi all’indietro
nell’estasi dell’accoglienza.

Io e te, uniti in un unico corpo
come due pezzi di un puzzle,
come dei che si ricongiungono,
e rivivono la loro duplicità

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La vita è una partita di tennis. (Monologo sulle occasioni che la vita ci offre)

Non è tanto la mente che è ferma, perché quella, talvolta è anche troppo veloce, ma il corpo, che vive di inerzia e incapacità di reagire. Così, quei due fottuttissimi amici si ritrovano tutte le sere a interrogarsi su cosa fare, ma poi l’ha sempre vinta il corpo, con buona pace della mente. E a quest’ultima, che poi si rompe le palle, non resta che dar di matto: viaggiando attraverso mondi inesistenti e progettando futuri ed azioni che non realizzerà mai. E’ qui che mi chiedo se debbo sopprimere l’uno o l’altra. E quale destino mi attenda al di la della follia.
(Alessandro Bon)

Spesso mi guardo indietro e mi rendo conto di aver perso centinaia di occasioni, di aver rinunciato a troppe situazioni che avrebbero potuto darmi una qualche forma di gioia, un modo nuovo per sentirmi vivo. Continua a leggere “La vita è una partita di tennis. (Monologo sulle occasioni che la vita ci offre)”