Il blog di una cara amica Lucia GZ
In questa frase il linguaggio infantile di una bambina, la sua meravigliosa Stella . Infantile nel senso di infante, di puro, senza esser sporcato. Il bambino è nero, non perché è “sbagliato” ma perché nel suo vocabolario ancora da riempire di pregiudizi il suo colore della pelle non lo rende diverso. E’ un bimbo come lei. Anzi, non lo è: è troppo magro. E è questo che l’ha colpita. Non il colore, ma la magrezza sintomo di qualcosa che non va. Così lei non può far altro da dare i suoi soldini al bambino per comprare da mangiare. Non sa come, non sa perché o cosa farsene dei soldi: sa che con quelli la mamma fa la spesa. E così lei dona parte di sé, non solo i soldi
Duemila anni fa un certo Gesù disse: ”
“Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.” Matteo 18,2-3.
Questa la foto su una delle tante missive che arrivano dalle più disparate associazioni allaricerca di fondi. Questi “Medici senza frontiere”.
Stella vede questo bimbo e ne rimane colpita. Chiede spiegazioni. Gliele do come meglio posso. Dopo un po’ vedo che apre il suo salvadanaio e con una manciata di monetine si avvia verso un cassetto per cercare una busta.
Non la trova. Chiede. Si arrabbia perché le spiego che non si possono spedire soldini in questo modo…vuole sapere come si fa.
Creatura commovente, l’Amore mio…❤
Lucia
Grazie per questo reblog Ale ❤⭐😘
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