L’AUTOR NON VUOL METAFORE (Giorgio Baffo)

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Co me vien un pensier fazzo un Sonetto,
E ’l fazzo in Venezian, come son nato,
Siben, che sò, che ghe xe più d’un mato,
4Che me condanna, perchè parlo schietto;

Ma in tempo d’innocenza el più perfetto,
Che xe quando, che l’Omo xe stà fato,
L’Omo, e la Donna giera nui de fato,
8E questo giera d’innocenza effetto.

Xe vegnù la malizia in campo averto,
E con ella el rossor, e quei gramazzi
11Tanto i s’hà vergognà, che i s’hà coverto.

Donca imparè i me cari visdecazzi,
Ch’anca mi scrivo in tel mio stil scoverto,
14Come, che hà stampà Dio le Mone, e i Cazzi.

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Viaggiatore arabo nelle stazioni orbitali (Muhammed al-Maghout)

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A voi esperti e tecnici

chiedo un biglietto di andata per il cielo

il mio triste paese mi manda

a nome di vedove, vecchi e bambini

a chiedervi un biglietto gratis per il cielo

non ho in mano contanti… solo pianti

 

Non c’è posto per me?

Mettetemi nel bagagliaio

o sul tettuccio

sono abituato vengo dalla campagna,

non farò male a una stella

non farò torto a una nuvola

voglio solo arrivare

il prima possibile in cielo

per mettere una frusta in mano a Dio

possa mai incitarci alla rivoluzione.

Autore: Muhammed al-Maghout

Titolo originale: Musâfir ‘arabî fî mahattât al-fadâ’

 

(Trad. dall’arabo di Elena Chiti)

Puttana

1438rzUn’ombra,
morbida e seducente,
si affaccia da un lampione.

Silenzio.

Le auto passano
e gli uomini fischiano
quel corpo malizioso.

Ricordo.

Le merende della mamma,
il pane e nutella,
le corse con gli amici.

Chi sono?

Preti morbosi
frugano fra le mie mutande
in cerca di anime.

Eppure.

Vestivo da principessa
nell’attesa priva di senso
di un Principe Azzurro.

 

Se ti è piaciuta questa fiaba la puoi trovare nel mio nuovo libro:

                 La persistenza della memoria

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Questo testo è di Proprietà intellettuale di Alessandro Bon può essere usato solo citando l’autore Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.

Il ritmo proprio (Racconto Sufi)

metamorfosi farfalla

Il bruco stava faticando per uscire dal suo bozzolo come farfalla.
Un uomo osservò la scena e gli parve che tale ultima trasformazione risultasse alquanto dolorosa per l’insetto.
Decise quindi di aiutare la farfalla affrettando il processo. Cominciò così ad alitarle dolcemente sopra.
Il processo effettivamente si accellerò, ma le piccole ali della farfalla rimasero per sempre attrofizzate

(Dal libro “Il dito e la luna” di Gianluca Magi)

Il poeta non muore mai

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I poeti vivono senza fare rumore.
Essi si muovono con la loro fragile carne,
guidata da una mente forte ma folle.

Nessuno si accorge della loro presenza,
né della loro assenza.

Eppure le loro parole pesano come pietra,
all’interno della membra del mondo.

E fanno la storia.

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