Avevo disegnato il tuo volto sulla neve,
eppure me lo ricordo ancora.
Di te mi aveva parlato la pioggia,
ma oggi è sereno.
Il tuo tremare sotto il mio corpo
lo ricordavo già,
ma mai ci eravamo amati.
Avevo già assaporato il tuo gusto,
come se in ogni frutto mangiato
ci fosse un po’ di te.
Il tuo profumo era nell’aria,
per questo le mie narici
lo conoscevano già.
Sapevo esattamente dove toccarti,
dove baciarti, come farlo,
e il tuo corpo riconosceva il mio.
Eravamo tutt’uno prima di amarci,
il mio corpo era già dentro te,
e il tuo già lo riceveva…
E’ la prima volta che ti amo,
e già so che sarà per sempre.
Questa poesia rivela che l’incontro non è altro che un riconoscimento, è ritrovare all’esterno quanto portavamo già dentro di noi. Non esiste altra possibilità se non quella di lasciar spazio a quanto giunge da molto lontano e che in realtà ci appartiene. Come sempre Alessandro coglie l’essenziale con immagini nitide ed intense,
"Mi piace""Mi piace"
Sei una persona a cui voglio molto bene, davvero. Grazie di tutto
"Mi piace""Mi piace"
bellissima alessandro!
"Mi piace""Mi piace"
Grazie mille di seguirmi. Sei davvero cara
"Mi piace""Mi piace"