Culla il mare i nostri corpi,
le onde ci fanno oscillare,
come feti nel grembo,
come gemelli mai nati.
E’ Madre oggi il Mare,
e l’acqua è l’amnios,
e l’acqua da vita.
Son stata figlia anch’io,
madre non lo so.
Son stata figlia io.
Ti racconterò favole africane,
di terre verdi e vergini,
di grandi guerrieri,
di animali maestosi.
Saremo legati per sempre,
nel grembo di nostra madre,
nella ricerca di un futuro,
anche se tu non hai passato
© Alessandro Bon
Questa poesia è stata dedicata alla madre che morì assieme al figlio. Questi nacque mentre lei annegava e ritrovarono i loro corpi ancora legati con dal cordone ombelicale in quel 3 ottobre 2014
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—-> La persistenza della memoria
Disponibile in Ebook o cartaceo.