
Foto “La ballerina del Carillon ” di Samanta Tamborini dal sito http://www.samantatamborini.com/
Il carillon suona
e la ballerina rotea su sé stessa.
In prospettiva tu sei alta come lei,
eppure la tua corporeità è dolce e sinuosa.
Tocchi il mondo con le dita dei piedi,
eppure i tuoi occhi mostrano amore,
forse sei un angelo,
che una strana calamita tiene ancorato
al suolo che calpesti.
Si alza una lieve foschia mattutina,
e i piedi ne rimangono nascosti.
E l’angelo prende il volo,
ora lo so, tu stai volando!
Ti vedo sinuosa muoverti nel cielo,
e fra i piedi le nuvole che ti sorreggono,
il tuo corpo femmineo danza,
senza accorgersi che io t’ammiro,
puro e meraviglioso,
mi ricorda l’amore, il sesso e la maternità.
Un piccolo balzo,
e scopro basito che tu sei donna,
e non un angelo come credevo,
e ritorno a pensare:
“Cosa proverà a toccare il mondo in punta dei piedi?”
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—-> La persistenza della memoria
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