Erasmo Da Rotterdam – Elogio Alla Follia

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia.
Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso.
Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe.
Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza.
La vita umana non è altro che un gioco della Follia.
Il cuore ha sempre ragione

(Erasmo Da Rotterdam)

Abraham Lincoln e George Smith Patton. La pace e la guerra

« Noi non siamo nemici, ma amici. Noi non dobbiamo essere nemici. Anche se la passione può averci fatto vacillare, non deve rompere i profondi legami del nostro affetto. Le corde mistiche della memoria risuoneranno quando verranno toccate, come se a toccarle fossero i migliori angeli della nostra natura. »
(Abraham Lincoln)

« Se si arrendono quando tu sei a due-trecento metri da loro, non badare alle mani alzate. Mira tra la terza e la quarta costola, poi spara. Si fottano, nessun prigioniero! È finito il momento di giocare, è ora di uccidere! Io voglio una divisione di killer, perché i killer sono immortali! »
(George Smith Patton).»

Teseo (poesia mistica)

Cercando nel labirinto del mio Io,
non sono ancora riuscito
a trovare la strada verso l’uscita.

Nel labirinto del mio cuore
non riesco a trovato il Minotauro:
per ucciderlo.

Quale filo d’Arianna
mi indicherà la strada?
Quale strada riuscirò a prendere?

Nel labirinto del mio Io,
cerco due cose:
uccidere me stesso e rinascere.

 

 

 

 

 

 

 

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L’Ombra della luce (Franco Battiato) Spesso prego così

Difendimi dalle forze contrarie,
la notte, nel sonno, quando non sono cosciente,
quando il mio percorso, si fa incerto,
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
E’ tempo di lasciare questo ciclo di vite.
E non mi abbandonare mai,,.
Non mi abbandonare mai!
Perchè, le gioie del più profondo affetto
o dei più lievi aneliti del cuore
sono solo l’ombra della luce,
Ricordami, come sono infelice
lontano dalle tue leggi;
come non sprecare il tempo che mi rimane.
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Perchè, la pace che ho sentito in certi monasteri,
o la vibrante intesa di tutti i sensi in festa,
sono solo l’ombra della luce,

Lettera ai mafiosi: Peppino è il Tempio, voi il concime…

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Ripropongo un mio articolo del 2007 in onore di Peppino Impastato di cui oggi rincorrono i 33 anni dall’amicidio

Anche da morto Peppino da fastidio! Da fastidio perché c’è un’Italia, una Sicilia, un Meridione sano che lo hanno adottato ad eroe, a simbolo di giustizia.
Negli ultimi mesi sono stati fatti vari attentati all’associazione che porta il suo nome. Ma volevo dire ai signori mafiosi che anche se hanno abbattuto l’albero dedicato a Peppino, anche se riuscissero a distruggere la casa museo a lui dedicata…ci siamo noi, che consideriamo Peppino un eroe moderno a ricordarlo ai giovano.
Peppino non è più fisicità, e come lui tutte le vittime fatte da VOI MERDOSI MAFIOSI, vive nella nostra memoria, nel ricordo di chi lo ama per quella faccia buffa e decisa, per quegli occhi persi nel vuoto e quel grande cuore. Tanto grande da essersi sacrificato per la VERITA’ E PER LA GIUSTIZIA.
Cari mafiosi, è questo il vostro destino! Farete una vita da chiusi in tane sotterranee come Provenzano, e non riuscirete a godervi i vostri soldi, che tanto agoniate. Poi da morti nessuno vi porterà un fiore, non si ricorderà con una lacrima di voi. Non avrete tombe e faste, non avrete nulla di quello che ha Peppino
Peppino, Falcone, Dalla Chiesa e tutti i martiri che VOI MERDOSI avete fatto, vivranno sempre nei nostri cuori, non
hanno bisogno di pezzi di terra, di piastre di marmo in cui vengano riportati i loro nomi.
Loro vivono nel cuore di tutti gli onesti, di tutti quelli che lottano e sognano UN MONDO DIVERSO, in cui la mafia sia solo un brutto ricordo, ed in cui statue di questi eroi ricordino la grandezza che può raggiungere un uomo.
Gesù disse: “Distruggete questo tempio, ed io lo farò erigere in tre giorni”.
Io vi dico: “Distruggete chi vi combatte, e noi gli erigeremo un tempio fatto di memoria!”
Le parole, le idee non si possono uccidere. E voi uccidete gli uomini, non i loro ideali! Questi ideali continuano a vivere in Noi giovani.
Anche quì nel profondo nord, dove la mafia non la conosciamo, abbiamo bisogno di eroi come Peppino.
E voi non siete nessuno… siete come foglie che cadono a terra d’autunno… concime per i vermi!!!

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