Come barca io fui.
Gettai la rete
d’ oro i ricami
di seta le tele.
Come Ulisse
legato all’albero maestro
di un cuore razionale,
ma senza amore
Donna sirena,
il tuo canto mi ammalia,
le tue labbra carnose
i tuoi seni tondi.
Mangiai di te
E tu mangiasti di me.
Sudore con sudore,
bocca con bocca,
corpo con corpo,
anima con anima.
Ore passate a donare,
amore che lascia segni
in un’anima sola,
in un corpo imponente.
E ancora amore…
Oh, gli occhi socchiusi.
Oh, le labbra socchiuse.
Oh, brividi d’amore.
M’addormentai sul seno,
rifugio materno d’un uomo,
morbido cuscino d’amore.
Mi svegliai solo,
come barca abbandonata.
E come Ulisse,
ripresi a viaggiare,
cercando porti
su cui attraccare.
© Alessandro Bon