Avevo riposto i miei sogni in una valigia,
erano fatti d’aria
e d’acqua limpida e pura.
L’avevo nascosta in un armadio,
sommergendola di carte e stracci,
abbandonandola alla polvere,
e all’indifferenza.
Gli incubi avevano riempito le mie notti,
e di giorno non sapevo più sognare.
Vivere era diventato così faticoso.
Non trovavo più alcuno scopo,
né un obiettivo da raggiungere.
La strada che percorrevo era buia e nefasta.
La valigia era coperta di polvere,
ma era rimasta chiusa,
sola come un’amante fedele.
L’aprii per caso,
trovandola troppo leggera,
e capii che i sogni non hanno peso.
E non comporta fatica cercare di viverli
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