Piedi che affondano nel fango,
le mani che si sporcano di nero,
profumo di uva che mi inebria.
Vociare di persone vicino a me.
Serenità, vita, amore.
I bambini calpestano ridendo l’uva,
nei tini sotto i loro piccoli piedi
si dividono il mosto e la feccia.
La natura mi accoglie.
Di fronte a Lei
tutti siamo uguali.
Tutti siamo figli suoi.
Vorrei una vita con Lei.
Come Lei.
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—-> La persistenza della memoria
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